Occupazioni Abusive, Stop dal Decreto Sicurezza 2025
Stop alle occupazioni abusive, il Decreto Sicurezza 2025 è entrato in vigore. E’ difatti di alcuni giorni fa la conversione in Legge del Decreto n. 48/2025, contenente disposizioni urgenti in tema di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario.
Tra le iniziative più lodevoli una menzione la merita senz’altro l’introduzione nel Codice Penale del nuovo Articolo 634-bis, rubricato “Occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”. La fattispecie di reato adesso prevede che chiunque, mediante violenza o minaccia, occupi o detenga senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o sue pertinenze, ovvero impedisce il rientro nel medesimo immobile del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente, è punito con la reclusione da due a sette anni. La stessa pena viene applicata per chiunque si appropri di un immobile destinato a domicilio altrui o di sue pertinenze con artifizi o raggiri, ovvero cede ad altri l’immobile oggetto di occupazioni abusive.
Allo stesso tempo, la norma prevede che chiunque si intrometta o cooperi nell’occupazione dell’immobile, ovvero riceve o corrisponde denaro o altra utilità per l’occupazione medesima, dovrà scontare una pena fino a un massimo di sette anni
Il reato dovrà sempre essere denunciato dalla persona offesa, in quanto il delitto è punito soltanto a seguito di presentazione di apposita querela: tuttavia, è prevista la procedibilità d’ufficio nel caso in cui le occupazioni abusive siano commesse in danno di persona incapace, per età o per infermità.
Con questa importante riforma il Governo intende mettere freno a quella che a tutti gli effetti è ormai divenuta una piaga sociale, che vede da un lato i proprietari di terreni e case vedersi spossessati dei propri immobili e , dall’altro lato, persone (o intere famiglie) vivere serenamente la loro quotidianità seppur in totale illegalità, forti delle occupazioni abusive che – sino ad ora – raramente hanno condotto a sgomberi da parte delle forze di polizia.
La nuova procedura prevede adesso che a seguito della presentazione della querela, il Pubblico Ministero avvii immediatamente le indagini al fine di consentire al Giudice l’emissione di un decreto immediato di sgombero; nel caso di accesso negato, resistenza, rifiuto di eseguire l’ordine di rilascio o assenza dell’occupante, gli ufficiali di polizia giudiziaria possono procedere coattivamente su anteriore autorizzazione del P.M., anche telematica. Anche questa novità va letta nell’ottica di abbreviare le tempistiche di sgombero, spesso gravate da procedimenti giudiziari fin troppo articolati.
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